
Il distanziamento sociale può lasciarci in debito di contatto fisico: si chiama “skin hunger” ed è perfettamente spiegabile.
Forse questo 2020 lo ricorderemo come l’anno del ” NO CONTACT”, unico modo possibile per limitare i contagi da Covid-19. Ma qual’e’ l’impatto psicologico lasciato sulle persone che vivono da sole?
Coccole, strette di mano, cene in compagnia e le altre forme di vicinanza fisica offrono al Covid-19 possibili occasioni di diffusione.
Il distanziamento fisico è una condizione necessaria per estinguere la pandemia.
IMPORTANTE COME RESPIRARE...
Tuttavia, per l’essere umano il contatto fisico è una necessità primaria: l’astinenza da tocco altrui ha un nome scientifico preciso – skin hunger (letteralmente “fame di pelle”) – nonché importanti ricadute sull’umore, dallo stress all’insonnia, fino alla depressione.
Il bisogno di contatto fisico è una necessità biologica primaria:
è il motivo per cui i bambini appena nati vengono appoggiati al petto nudo dei genitori…
…e una delle prime mancanze avvertite da chi trascorre lunghi periodi in isolamento carcerario.

In un esperimento classico condotto dallo psicologo statunitense Harry Harlow negli anni ’50, i cuccioli di macaco separati dalla madre tendevano a rannicchiarsi vicino a una “mamma fantoccio” fatta di asciugamani caldi anziché a una finta mamma di fili metallici, e questo anche quando la madre metallica aveva cibo da offrire.
Le baby scimmie preferivano una madre da abbracciare.
Questo bisogno ci accompagna attraverso l’età adulta.
La stretta di mano smorza la tensione prima di una riunione, la pacca sulla spalla rassicura durante un test o un esame, il cinque battuto durante il timeout rafforza il senso di appartenenza alla squadra.
IL TOCCO ABBASSA I LIVELLI DEGLI ORMONI DELLO STRESS…
Il tocco della pelle stimola i recettori di pressione e manda informazioni al nervo vago, uno dei nervi cranici.
L’attività del nervo vago distende il sistema nervoso, rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione.
Toccarsi sulla pelle stimola il rilascio di ossitocina, un ormone caratteristico del momento del parto e dell’attività sessuale che facilità il consolidamento dei legami.
Soprattutto, il tocco abbassa i livelli degli ormoni dello stress come il cortisolo.
Per questo quando siamo spaventati cerchiamo istintivamente la mano di chi ci è accanto.
Alti livelli di cortisolo influiscono negativamente sul sistema immunitario, perché abbattono le cellule natural killer, i linfociti che riconoscono e attaccano le cellule colpite da tumori o infezioni virali.
Essere abbracciati o accarezzati sulla pelle stimola il rilascio di serotonina.
Livelli troppo bassi di questo ormone del benessere, infatti, sono connessi a disturbi come insonnia, ansia e depressione.

SIAMO ANIMALI SOCIALI…
Come ha spiegato a Wired UK Alberto Gallace, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all’Università di Milano-Bicocca, gli esseri umani sono per natura creature sociali, e i nostri cervelli e sistemi nervosi sono fatti in modo da rendere il tocco un’esperienza piacevole.
«La natura – chiarisce – ha progettato questa modalità sensoriale per aumentare le nostre sensazioni di benessere nei contesti sociali. È presente soltanto negli animali sociali che hanno bisogno di stare insieme per ottimizzare le chance di sopravvivere».
Significa che per astinenza da contatto fisico possiamo trasgredire al distanziamento sociale?
No: limitare i contatti con chi amiamo è, nelle fasi di recrudescenza della Covid-19, il primo modo che abbiamo per proteggerli.
Ma se in questi mesi vi siete sentiti, o vi sentirete, in debito di abbracci, almeno saprete che è del tutto normale.
RISCHI POST-QUARANTENA: DOVE E COME E’ PIU’ FACILE INFETTARSI DI COVI-19
Secondo le stime degli esperti, affinché il contagio avvenga è necessario entrare in contatto con almeno un migliaio di particelle virali (o virioni) di Covid-19.
Con questo dato (non ancora confermato sperimentalmente, ma utile per dimostrare in che modo avviene l’infezione) è possibile capire quanto il virus rilasciato nell’ambiente sia pericoloso e quali siano i luoghi dove il rischio di contagio è più alto.
RESPIRARE…
Un respiro rilascia tra le 50 e le 5.000 goccioline (o droplets), che viaggiano lente nell’aria e cadono al suolo rapidamente: al contrario di quanto avviene con uno starnuto o un colpo di tosse, quando vengono espulse grandi quantità di particelle virali, la carica virale che emettiamo respirando è minima.
PARLARE…
Rispetto al solo respirare, parlare aumenta l’esalazione di goccioline e virioni di dieci volte: immaginando di essere esposti senza alcuna protezione, basterebbero cinque minuti per essere contagiati (perché 1000 virioni necessari al contagio / 200 virioni al minuto = 5 minuti).
TOSSIRE E STARNUTIRE…
Con un colpo di tosse si possono rilasciare circa 3.000 goccioline che viaggiano a 80 km/ora.
La maggior parte di queste goccioline sono grandi e cadono in fretta a causa della gravità, ma altre rimangono in sospensione nell’aria e possono essere trasportate lontano.
Uno starnuto, invece, rilascia circa 30.000 goccioline che percorrono molti metri a 320 km orari: è un aereosol di particelle anche molto piccole e che possono arrivare lontano.
Se il soggetto è infetto da Sars cov-2 può arrivare a seminare in giro, con ogni starnuto, anche 200 miliardi di particelle virali.
In questa Gallery troverete una raccolta di graffiti fotografati in giro per l’Italia (e non solo) dai migliori Street artist dei nostri tempi…
Enjoy!
Nello Petrucci
L'artista Nello Petrucci ha realizzato quest'opera a Pompei, dove vive e lavora, su un muro nei pressi del Centro commerciale La Cartiera, nella notte tra il 10 e l'11 marzo. Intitolata Sweet Home, ritrae i Simpson con mascherine davanti alla Tv per rilanciare l'invito a stare a casa (Stay Home). Il cupo incappucciato in transito davanti al quadretto familiare è Nello Petrucci.
IL MESSAGGIO UNIVOCO CHE CI ARRIVA DAGLI ESPERTI DI TUTTO IL MONDO E’:
FATE LA VOSTRA PARTE: INDOSSATE LA MASCHERINA PER RIDURRE LA DIFFUSIONE DI GOCCIOLINE NELL’AMBIENTE, RICORDATE SEMPRE DI LAVARVI LE MANI E NON TOCCATEVI LA FACCIA!
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